29-01-2022

L’ANIMA DEI SEGNI

SILVIA FERRARA

conducono
Loredana Lipperini e Lucia Tancredi
con la collaborazione di Serena Abrami, Monica Del Carpio, Anissa Gouizi Ldgu, Lucia De Luca e La Strana Compagnia El Duende

29 gennaio | 17,45

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SILVIA FERRARA

Filologa italiana e professoressa ordinaria di Civiltà Egee all’Università di Bologna. Ha studiato all’University College di Londra e all’Università di Oxford e, dopo vari anni come ricercatrice in Archeologia e linguistica a Oxford, è tornata in Italia. Nel 2017 il suo progetto di ricerca ha vinto il Consolidator Grant dell’European Research Council. Per Feltrinelli ha pubblicato La grande invenzione. Storia del mondo in nove scritture misteriose (2019). Il suo ultimo libro “Il Salto” (Feltrinelli 2021) è stato definito uno dei migliori libri dell’anno.

Un viaggio in un passato infinitamente lontano, alla scoperta dei luoghi remoti e misteriosi dove gli esseri umani hanno iniziato a immaginare. E hanno inventato figure, simboli, parole: qualcosa di completamente nuovo, di potente e di eterno.

«Non è un libro di atletica, è un racconto nel tempo, più precisamente “La storia dei salti che hanno portato al pensiero astratto, alla proiezione di qualcosa di diverso da quello che c’è”. In altre parole, alla rappresentazione di un’idea. La forza del libro è la descrizione dei luoghi, in Europa e in altri continenti, la forza narrativa delle pagine dove si riferiscono le emozioni provate entrando in una grotta.» – Corrado Augias, Il Venerdì – la Repubblica

Dalle impronte nella grotta di Pech Merle a quelle di Yenikapı in Turchia, dalle giraffe incise nel deserto del Sahara ai petroglifi giganti delle Hawaii, dai templi di Göbekli Tepe ai segni enigmatici nelle grotte del Salento, Silvia Ferrara ci guida lungo uno straordinario cammino di salti verso l’invisibile. Così scopriamo la nostra antichissima storia di manipolatori della natura, impastatori della sua materia grezza, orditori di trame inaspettate, esploratori dei meandri oscuri del possibile, tessitori di un mondo di fiction. Incontriamo disegni di uomini e donne e di animali estinti, figure astratte senza interpretazione, il senso di spazio condiviso. Come e perché sono nati? Come nasce un simbolo, un’icona, un segno? Chi lo crea? E chi lo capisce? Come passa il messaggio? Che cosa si voleva dire? In mezzo a queste migliaia di anni, tra le pieghe di generazioni che scivolano come grani di sabbia, ci sono i tentativi di dare risposte e il senso del viaggio di questo libro. Forse, però, lungo il cammino alcune domande devono rimanere sospese, per lasciare spazio allo stupore che ci riserva la nostra innata capacità di plasmare la realtà per come la percepiamo, per dar vita a qualcosa di diverso da quello che è. Innanzitutto per sopravvivere, e poi per sopravvivere per sempre. Per lasciare una traccia viva di noi.